
COVID19: IL RITORNO DEL TURISMO VICINO A CASA

di Micol Maccario
Il 2020 è stato, come ci si aspettava, un anno nero per il settore del turismo. L’analisi della Coldiretti infatti evidenzia un calo del 13% di presenze. In mezzo a tutto questo dolore e alla negatività che ci trasciniamo dietro da mesi c’è però un lato positivo: gli italiani hanno riscoperto l’Italia, in particolare i piccoli borghi marini o le montagne vicino casa.
Il Governo le ha provate tutte per non far tracollare l’economia del turismo, ad esempio dando, a chi ne faceva richiesta quest’estate, il bonus vacanze: un voucher in denaro proporzionato al numero di persone del nucleo familiare da spendere in una struttura della penisola al fine di incentivare gli italiani a non viaggiare fuori dai confini nazionali.
Sempre secondo Coldiretti durante la stagione estiva il 93% degli italiani ha deciso di stare in vacanza nella penisola, ma il dato che sorprende ancora di più è che un italiano su quattro (dunque il 25%) è andato in villeggiatura a pochi chilometri dalla propria residenza, spesso all’interno della regione in cui risiede abitualmente.
La pandemia da Coronavirus ha condizionato qualunque aspetto della nostra vita, a quanto pare anche la scelta del luogo in cui andare in vacanza. Stanchi della situazione stressante e desiderosi di un po’ di libertà dopo i lunghi mesi passati in casa, gli italiani hanno deciso di guardarsi intorno e di visitare luoghi che in un anno normale magari avrebbero erroneamente trascurato. Ecco che la scelta è ricaduta spesso sul trascorrere qualche giorno in montagna, lontano dall’angoscia dei telegiornali che costantemente ci bombardano con notizie sul Covid, distanti dai luoghi troppo affollati, con la speranza di ritrovare, in mezzo alla natura, un po’ dell’agognata libertà perduta.

©Turismo e Innovazione
Tanti sono coloro i quali hanno cercato di impegnarsi per far rivalutare l’Italia agli italiani. In primis il Touring Club che ha fondato a livello nazionale il progetto “Cammini e percorsi” con l’intento di valorizzare e certificare i cammini e i percorsi della penisola. Si tratta di un’esperienza all’insegna della sostenibilità e dell’attrazione turistica, valorizzando la slow life. Sempre il Touring Club ha lanciato la campagna di promozione digitale denominata “Estate nei borghi”, con il fine di promuovere i piccoli gioielli, spesso sconosciuti, della nostra penisola, certificandoli con la bandiera arancione.
Nel corso del 2020, in totale controtendenza con gli anni precedenti, ad avere la meglio sono state (e continueranno ad essere per ancora qualche tempo) le località solitamente scartate: le mete meno note hanno acquisito un valore aggiuntivo, ottima scelta nel periodo storico in cui ciò che più si sente è “evitare gli assembramenti”.
Questo discorso è valso per l’estate appena trascorsa, ma rimane tutt’ora valido. Con i centri commerciali chiusi, l’impossibilità di uscire dalla regione e di recarsi nei capoluoghi, quale miglior rimedio, in particolare per chi vive nelle regioni montuose, se non trascorrere una domenica facendo due passi dietro casa all’aria aperta?
Tante sono le regioni che si stanno mobilitando per cercare di non far morire il settore del turismo, in particolare la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) ha lanciato una campagna sui social con il tag #sostieniltuoagriturismo, con l’obiettivo di stare vicini agli agriturismi, valorizzando le piccole attività a conduzione famigliare, in questo difficile momento di crisi economica.
Che sia dunque un’opportunità per diventare davvero cittadini del proprio territorio, non solo vivendo tra le quattro mura della propria casa, ma ampliando gli orizzonti, conoscendo ed apprezzando a 360° anche le zone limitrofe? Ed è così che la montagna, molto spesso ammirata solo dalle finestre di casa, diventa nuovamente parte della nostra vita. Questa situazione che così tanto ci limita, in realtà si rivela un’occasione per riscoprire luoghi dietro casa che celano un valore inestimabile, ma che forse troppo davamo per scontato.
Gite con pranzo al sacco, due giorni in montagna in tenda, una passeggiata al lago o una settimana in luoghi lontani dai soliti comfort. Pare un ritorno al passato, alle vacanze che trascorrevano i nostri nonni quasi mezzo secolo fa, ma forse, al contrario, rappresenta la prospettiva di un nuovo futuro. È una nuova consapevolezza, quella che per passare un bel fine settimana o una bella vacanza non è necessario per forza prendere l’aereo e andare dall’altra parte del mondo, a volte basta il desiderio di evadere dalla realtà, due amici, un’automobile, venti chilometri, per arrivare in un luogo mozzafiato. In effetti tra tutto il grigio che ci circonda, un po’ di cieli azzurri non possono che farci bene.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.