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TRICASE, TRA ARTE BAROCCA E MARE DEL SALENTO

TRICASE, TRA ARTE BAROCCA E MARE DEL SALENTO

di Gloria Roselli

 

Se avete voglia di concedervi una vacanza in una terra soleggiata ma non volete spingervi oltre confine, scegliete la Puglia e lasciatevi avvolgere dalla caratteristica atmosfera di Tricase, cittadina del basso Salento a due passi dal mare: il giusto compromesso tra acque cristalline, natura selvatica e antiche tradizioni.

Situata sul tratto orientale della costa salentina, a poco più di 50 km da Lecce, Tricase nacque anticamente dall’unione di tre casali che si unirono per difendersi dagli attacchi dei Saraceni; il nucleo abitativo formatosi diede nome al paese.

Iniziate il vostro tour con una passeggiata nel centro storico, tra le “strittule”, le vie che si diramano a partire dalla storica Piazza Pisanelli: con le sue panchine di legno e i vecchi lampioni raccolti intorno alla statua dedicata a Giuseppe Pisanelli, la piazza fa da teatro a Palazzo Gallone, imponente castello del XV secolo, antica dimora dei Principi Gallone.

Attualmente sede del municipio, il castello era originariamente dotato di una cinta muraria, un fossato e un ponte levatoio. Al suo interno, nella cosiddetta Torre della Fame, erano collocate le prigioni, sulle cui pareti sono ancora visibili i graffiti incisi dai prigionieri.

 

Un arco di pietra collega Palazzo Gallone alla cinquecentesca Chiesa Matrice della Natività, raffinato esempio di architettura barocca insieme alla vicina Chiesa di San Domenico; quest’ultima, risalente al XVII secolo, domina l’intera Piazza Pisanelli con una maestosa scalinata. A pochi passi di distanza, la Chiesa di San Michele Arcangelo, in stile rinascimentale e caratterizzata dalle tipiche volte a stella, vanta una posizione tra le “sette perle” dell’architettura salentina.

 

 

 

Proseguendo lungo la strada che dal centro storico conduce al mare, una misteriosa leggenda aleggia intorno alla Chiesa della Madonna di Costantinopoli, di forma ottagonale, meglio conosciuta come Chiesa dei Diavoli. Edificata nel 1684 per volere del marchese di San Martino, si dice che sia stata costruita nel corso di una sola notte dalle mani dei demoni, per una scommessa tra il suo committente e il diavolo in persona. Pur essendo oggi sconsacrato, l’edificio continua ad affascinare turisti e Tricasini per la sua particolare storia. Se tutta quest’architettura religiosa vi ha fatto venire un certo languorino, è il momento giusto per un aperitivo o un pranzo al mare. La costa tricasina, infatti, dista pochi minuti dal centro del paese e si estende per 8 km, comprendendo le due località di maggior interesse: Tricase Porto e Marina Serra.

 

 

 

Il porto, anticamente villaggio dei pescatori, è oggi un luogo di ritrovo per grandi e piccini, dove poter fare una nuotata d’estate (i più temerari anche nei restanti mesi!) o una passeggiata in riva d’inverno. Le sfumature di verde e di azzurro dei suoi fondali incontrano il rosa di Villa Torre, che con eleganza si affaccia sulla spiaggetta adiacente al porto.

 

 

 

A fare da padrona in quest’angolo di mondo è la tradizione: nei ristorantini che danno sul mare è possibile gustare i piatti tipici a base di pesce, che ogni anno, il 12 agosto, vengono cucinati negli stand allestiti per strada in occasione della sagra del pesce. E per uno spettacolo ancora più suggestivo non perdetevi la Festa di San Nicola, sempre in agosto, durante la quale potrete assistere alla tradizionale processione in mare delle barche dei pescatori, sullo sfondo dei fuochi d’artificio accesi da terra.

Da Tricase Porto la costa prosegue alta e frastagliata fino a Marina Serra, dove ci si può immergere nelle acque cristalline della piscina naturale che si apre tra le rocce, un vero spettacolo per gli occhi. A nuoto si raggiunge facilmente la Grotta Matrona, una grotta calcarea nella quale è possibile ammirare i raggi del sole che filtrano dalla sommità riflettersi nell’azzurro intenso dell’acqua e sulle pareti chiare.

 

 

Sulla strada del ritorno gli amanti della natura non potranno non fermarsi ad abbracciare la famosa Quercia dei Cento Cavalieri: un mastodontico esemplare di quercia vallonea risalente al XIV secolo, con un tronco dalla circonferenza di 4,25 metri e una chioma che si estende su una superficie di circa 700 metri quadri. La quercia è compresa nel Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca, nel quale si trovano numerosi sentieri adatti al trekking.

 

 

 

E se, infine, all’estate preferite l’inverno e la magia del Natale, a Tricase potrete visitare uno dei più grandi presepi viventi di tutta Italia. Allestito ogni anno, da più di quarant’anni, sulla collina di Monte Orco, il presepe vanta una scenografia curata fin nei minimi dettagli, con 35 mila lampadine ad illuminare la collina e la riproduzione delle antiche botteghe e mestieri salentini.

Per arrivare a Tricase e iniziare la vostra vacanza, il consiglio è di volare fino a Brindisi o raggiungere Lecce in treno e da qui proseguire fino al paese utilizzando i treni locali.

 

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