
Birra “green”. A “Quelli dello Zibaldone”

di Giacomo Placucci
È arrivata la birra “green”. Ambrata, stout, ipa, e chi più ne ha più ne metta, ma nella sua anima la birra figlia del progetto di BluBai, distributore Food&Beverage, e Treedom – Let’s green the planet piattaforma dedicata alla riforestazione e tutela del nostro ecosistema, resterà sempre verde.
La nuova birra targata Blubai Beverage System è contenuta in fusti in Pet (polietilene tereftalato) con l’obiettivo di sostituire i fusti in acciaio, offrendo nuovi metodi di trasporto, conservazione e consumo. Grazie al sistema di spillatura Draught Master (di casa Carlsberg) la birra vene spillata senza l’utilizzo di anidride carbonica. Inoltre, sarà possibile assaporare una gustosissima e freschissima birra come se fosse appena uscita dal birrificio per ben un mese e un giorno, al contrario dei soli 5 giorni garantiti dai classici fusti in acciaio.
Sono solo 6 i chili di rifiuti prodotti ogni 100 litri di birra consumati con Draught Master, contro i 29 chili del metodo classico. Per quanto riguarda le emissioni di Co2 invece potremo definirla una vera e propria rivoluzione. Infatti, con soli 60 litri spillati da fusti in Pet si contribuisce alla riduzione dell’effetto serra quanto un albero in un anno intero (meno di 25kg di Co2 emessi).
Così Blubai e Carlsberg Italia hanno deciso di unire i loro obiettivi sostenibilità e produttività e di lanciare anche sul mercato Ho.Re.Ca. (settore alberghiero, Hotel, Restaurant, Cafè) il loro prodotto.
Non solo, quando si sceglierà e si gusterà una di queste birre, saranno piantati alberi nella foresta del Kenya. Ad ogni locale che adotterà la soluzione Pet Draught Master verrà donato un nuovo arbusto piantato nella foresta kenyota per ogni sistema di spillaggio installato. Sono oltre 300 gli alberi forestali e da frutto che sono già stati piantati, nel rispetto della biodiversità del luogo, grazie alla partnership di Treedom Let’s green the Planet. Grazie alla geolocalizzazione e alle webcam installate sarà possibile seguire in tempo reale la crescita di ogni pianta sulla piattaforma Treedom. Così mentre si gusta un’ottima birra si può controllare la salute dell’albero che contribuirà al sostentamento delle popolazioni locali.
Secondo una recente ricerca di Bva Doxa riguardante i consumi di birra, ogni italiano consuma mediamente 31 litri di birra l’anno. Inoltre, gli amanti della bevanda a base di malto d’orzo sono particolarmente attenti alla sostenibilità al momento della scelta, in particolare tra i consumatori di età compresa i 25 e 34 anni.
Quelli dello Zibaldone, nuovo locale nel centro di Rimini, ha scelto di rivoluzionare il proprio modo di spillare proprio ora, nel momento della riapertura dei locali. “Oggi le persone sono molto attente a ciò che consumano – spiega Alice Gualtireri, di Quelli dello Zibaldone, che continua – Una filiera del food e del beverage sostenibile, biologica, a basso impatto ambientale, è ormai alla base delle scelte della gran parte di chi frequenta lo Zibaldone. Si cercano qualità e salute in dolci, piatti, spuntini e lo stesso accade anche per la birra. Con i nuovi fusti in Pet si coniugano pienamente qualità e sostenibilità e, in questo caso, anche riforestazione. Sono valori aggiunti essenziali e fra pochi giorni all’interno del locale avremo un angolo tutto dedicato alla foresta #Blubai. Tutti potranno vedere i risultati verdi che si raggiungono anche soltanto bevendo una buona birra. Inoltre, il nuovo sistema è un passo avanti nella gestione del locale. I fusti sono leggeri, li maneggia con facilità anche una donna, occupano meno spazio e rendono molto più facile l’organizzazione di ambienti e del magazzino”.
“La blockchain agroalimentare causa il 30% delle emissioni di Co2 nell’aria. Chi opera nel settore Food&Beverage deve farsi carico di questa realtà, proprio come Blubai che opera nel settore della distribuzione Ho.Re.Ca. e in ambito B2B. La nostra azienda si è già dotata di impianti fotovoltaici, privilegiamo prodotti con involucri riciclabili– spiega Fabio Fortuna, responsabile comunicazione e marketing Blubai, che conclude – siamo i primi consulenti marketing dei nostri clienti e oggi, ancora di più con i cambiamenti di comportamenti e scelte di vita accelerati dalla pandemia, si privilegiano prodotti buoni ma sostenibili.”
“Zero emissioni di Co2, zero sprechi d’acqua, zero consumo irresponsabile, cultura zero incidenti – continua invece Serena Savoca, Marketing Director di Carlsberg Italia che sottolinea – Draught Master riduce le emissioni di Co2 rispetto ai fusti in acciaio, principalmente grazie all’eliminazione del flusso di ritiro dei fusti non più necessario e al ridotto utilizzo di acqua.
I fusti in Pet non devono essere lavati, quando il fusto è vuoto non c’è birra residua, il fusto può essere consumato in 31 giorni – rispetto ai 5 giorni dei fusti in acciaio – quindi il Punto Vendita ha più tempo per vendere la birra evitando sprechi. La sostenibilità è per Carlsberg Italia un cardine essenziale dell’identità aziendale anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo oggi. Continuiamo a produrre birra per un oggi e un domani migliori, seguendo la strada tracciata dai nostri padri fondatori”.
Aiutare il nostro pianeta non è mai stato così facile e soprattutto così gustoso, questo si che è bere in modo responsabile.
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