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Premio Cittaslow: trionfa Polesine Zibello

Premio Cittaslow: trionfa Polesine Zibello

Un altro trionfo per Polesine Zibello, forse la città più verde del mondo e l’ennesimo orgoglio italiano. La cittadina emiliana di soli tremila abitanti conquista un primo posto mondiale, durante il Premio Cittaslow tenutosi a Jeonju, in Corea del Sud. Il loro trionfo offre un’altra vittoria all’Italia sopra trentuno stati, rappresentata dalla piccola città – come si dice in gergo, “it’s coming Rome”. 

Progetti come “Puliamo il Po e Puliremo il mondo”, La scuola nel Bosco” e “L’Orto nel Bosco”, Polesine Zibello riesce a farsi notare internazionalmente e ottenere il plauso della giuria in ambiente ecologico. Si tratta di una zona ad alto livello di biodiversità e può sfoggiare il patronato su non uno, ma due prodotti DOP: il culatello e il parmigiano reggiano. Nonostante le difficoltà economiche e amministrative derivanti dal Covid, lo staff e l’amministrazione della cittadine si è sempre impegnata profusamente in iniziative di sostenibilità, non necessariamente limitate al solo ambientalismo. Non mancano infatti le iniziative legate all’alimentazione al sostegno delle iniziative per i prodotti locali, le tradizioni e la cultura della zona del Po. Presenti però, naturalmente, anche progetti legati più intimamente all’intento di pulizia, simboleggiato da un’immensa raccolta di plastica portata avanti dai cittadini, soprattutto in zona fluviale. Un’iniziativa poi premiata dai ristoratori locali con un assaggio dell’amato culatello. 

Tutto, naturalmente, all’insegna della “lentezza sostenibile” alla base del progetto CittaSlow. Le “Terre Laboriose”, così viene soprannominata l’area, sono ormai una piccola rete indipendente, riunita da organizzazioni cittadine come Castelli del Ducato e la Riserva Po Grande MAB Unesco, oltre naturalmente a Cittaslow. A ritirare il premio sarà invece il sindaco di Polesine Zibello, Massimo Spigaroli, in una cerimonia virtuale a causa delle complicazioni del COVID. Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, si complimenta con tutti i vincitori. Il risultato “premia il lavoro di una intera comunità e nel quale ritroviamo messi a valore alcuni dei punti di forza di tutta la Food Valley, un territorio unico al mondo per le sue eccellenze. Prodotti tipici di elevata qualità, dunque, ma anche l’ambiente e il paesaggio del fiume Po da preservare e valorizzare. Per un nuovo modello di sviluppo sostenibile e a misura d’uomo. Lo stesso modello di sviluppo che questa Regione è impegnata portare avanti con determinazione, insieme a tutta la società regionale, grazie al Patto per il Lavoro e per il Clima”. Anche l’assessora Barbara Lori, responsabile della Programmazione Territoriale, è fiera del risultato, ritenendo che il coinvolgimento dei giovani e delle scuole possa formare al meglio l’educazione ambientale della nuova generazione. 

Scorcio del fiume di Polesine Zibello

Ma il più fiero di tutti è naturalmente il sindaco Spigaroli, da sempre animato dall’amore per la natura e la responsabilità sociale. Polesine Zibello si può considerare su tutti i fronti l’esempio di una “città verde”: al suo interno ha massimizzato strutture come le colonnine per le auto, biciclette e monopattini elettrici, progetti per giovanissimi e ragazzi in età scolare che li coinvolgessero al massimo in attività come la cura degli alveari e di un orto, oltre alla cura della zona portuale per ridare vita al piccolo paese. “Mi ha mosso nell’ideazione di questo progetto green l’amore per la nostra terra, la responsabilità sociale e civile e l’impegno a spendermi per fare crescere una coscienza comune per il rispetto dell’ambiente, coinvolgendo i giovani. Polesine-Zibello ha dato e darà il suo contributo per rendere il Po, e dunque il mare Adriatico ed il Mediterraneo più puliti”, dichiara. Questo senza citare, di nuovo, la promozione delle attività locali e i prodotti alimentari: culatello ed api sopra a tutti. 

Cittaslow rappresenta una realtà condivisa non solo a Polesine Zibello, ma in molte altre aree d’Italia. Tra di esse comuni come Polesine Parmense, Pieveottoville, Ardella, Ardola, La Crocetta, La Motta, Ongina, Rota Ancone, Santa Croce e Vidalenzo. Si tratta di un’iniziativa tutta italiana – come il suo predecessore, lo Slow Food – iniziata a Greve in Chianti in Toscana. Si tratta di un’iniziativa determinata a riscoprire le tradizioni locali, a cominciare dalla cultura al cibo, e realizzare città “lente” che sappiano vivere a contatto con la loro cultura, senza essere soffocate dalla frenesia e dal consumismo della modernità. 

Volete seguire le iniziative di CittaSlow? Cliccate qui e scoprite il loro sito

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