
Ecco le nuove regole per la plastica monouso

Arrivano in Italia nuove regole per lo smaltimento della plastica: alcune in tutta Europa, altre solo nel nostro Paese.
Quali sono le regole per la plastica?
Lo annuncia il WWF: ecco le nuove regole per la gestione della plastica monouso, in vigore a partire dal 14 gennaio. Sono il frutto di una discussione che va avanti dal 2019, chiamata Direttiva Europea SUP (single-use plastics, plastica monouso).
Ancora una volta il cambiamento parte dal mare, in cui il rifiuto plastico costituisce l’80% delle componenti – il 50% è monouso. Sono rifiuti di piccole dimensioni, spesso provenienti dall’industria dell’alimentazione. Piatti e posate di plastica, tappi di bottiglia e frammenti delle stesse, contenitori, posate – ma anche oggetti d’uso quotidiano come accendini, mollette da bucato, spazzolini da denti, elastici per capelli e materiale di cancelleria.
Le specifiche del riciclaggio
Molti di questi oggetti, a partire dal quattordici febbraio, non saranno più immessi nel nostro paese. I locali pubblici dovranno fare a meno non solo delle vituperate cannucce, ma anche di piatti e bicchieri in plastica. In particolare, in Italia è stato introdotto un divieto (assente nella normativa europea) che limita la distribuzione di tazze e bicchieri, a prescindere dalla presenza del coperchio. Taglio netto anche sui contenitori degli alimenti d’asporto, come le tipiche scatole dell’insalata pronta e dei fast food.
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I piani per il futuro
L’obbiettivo a lungo termine, pensato per il 2025, prevede di riciclare almeno il 25% del PET – per salire al 30% cinque anni dopo. Per arrivarci vengono messi a disposizione nuovi standard di etichettatura che informino i consumatori delle plastiche presenti nei prodotti a loro consumo.
In Italia è inoltre presente un’ulteriore caratteristica distintiva: l’esenzione per gli articoli monouso in plastica biodegradabile e compostabile, purché questa sia conforme allo standard europeo UNI EN 13432. Nel frattempo si organizza per ridurre il monouso, che dovrà essere utilizzato solo quando strettamente necessario, e in modo da gestire correttamente lo smaltimento. Il prossimo obbiettivo, dunque, è migliorare la gestione degli impianti.