
MrBeast, youtuber ecologico

di Sara Bricchi
MrBeast, pseudonimo di Jimmi Donaldson, è un famoso youtuber classe 1998 e attivo sulla piattaforma dal 2012.
Ha avuto successo nel 2017 grazie al suo video ‘I count to 100’000’ in cui ha davvero contato fino a 100’000, infatti è solito avere contenuti che si basano su Challenge di intrattenimento o su come spendere soldi nei modi più assurdi.
Sfruttando la sua popolarità è riuscito anche ad intraprendere azioni green che hanno avuto risonanza a livello mondiale.
Tutto è iniziato il 24 maggio 2019 quando un suo fan gli ha proposto di piantare 20 milioni di alberi come forma di ringraziamento per il raggiungimento dei 20 milioni di iscritti al suo canale YouTube, festeggiando così in modo del tutto originale e unico.
MrBeast non si è lasciato sfuggire l’occasione di creare qualcosa di memorabile, così il 24 ottobre 2019, insieme ad un amico ed ex ingegnere della Nasa Mark Rober, adesso youtuber, ha dato inizio alla raccolta fondi denominata ‘TeamTrees’.
È una campagna che ha come obiettivo il raccoglimento di 20 milioni di dollari che serviranno a piantare altrettanti alberi entro dicembre 2022, ciò è reso possibile dalla collaborazione con la fondazione Arbor Day che provvederà alla piantagione.
Lo scopo ultimo è quello di ridurre la presenza di carbonio nell’atmosfera assorbendone circa 1,6 milioni di tonnellate.
Ad oggi le donazioni sono a quota 23 milioni di dollari ed entro il termine di quest’anno dovranno essere piantati tutti gli alberi per concludere la missione.
A sostenere l’iniziativa sono stati in molti, da famosi youtuber come PewDiePie, Rhett & Link, Marshmello, importanti dirigenti aziendali del calibro di Tobias Lutke o Elon Musk e molte aziende della portata di Verizon ed EA, tutti hanno contribuito con ingenti donazioni utili alla causa. ecco qui il link se vuoi fare una donazione anche tu: https://teamtrees.org/
Ad aiutare la propaganda ci hanno pensato gli youtuber, tramite la creazione di contenuti postati online sui loro canali, raggiungendo ad oggi più di 80’000 video, ma anche i social sono stati fondamentali creando sostenitori e donatori, si contano oggi 56’000 post con 4,6 miliardi di visualizzazioni.
Inoltre, canale importante per l’aiuto alla causa, è stato Discovery Channel che ha realizzato un documentario sul tema, andato in onda nel dicembre 2019 che ha riscosso molto successo, inoltre il canale stesso ha effettuato una donazione che supera i 100’000 dollari.
L’obiettivo dei 20 milioni di dollari da raccogliere è stato superato con successo già nel dicembre 2019, ad oggi sono arrivati a quota 23 milioni e quindi altrettanti alberi, che dovrebbero occupare circa 210 km quadrati una volta piantati tutti.
Come in ogni iniziativa non sono mancate le critiche in merito all’efficacia del progetto, alcuni si sono domandati se la riconquista del carbonio atmosferico, per mezzo della piantagione di un’importante quantità di alberi, sia adeguato.
Si è posta l’attenzione sulla produttività di piantare 20 milioni di alberi quando, solo per il consumo statunitense, dovrebbero piantarne 40 milioni giornalmente; oppure ci si è concentrati sul poco effetto del progetto in quanto i benefici di 20 milioni di alberi potrebbero essere cancellati da soli quattro voli aerei o compensati con l’essere vegani per sei anni; e ancora, scrive Roger:
”Per quanto possa essere una soluzione popolare parzialmente utile, non è una soluzione davvero sufficiente, quindi è più indicato concentrarsi su come produciamo carbonio e limitarlo, piuttosto che come ridurlo.”
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