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MiTe, un accordo per imballaggi sostenibili

MiTe, un accordo per imballaggi sostenibili

di Gloria Roselli

Il mare è sommerso dalla plastica.

Per porre un argine, seppur minimo, alla presenza di rifiuti sui fondali marini, il 29 gennaio 2022, a Roma, il Ministero della Transazione Ecologica ha posto la sua firma su un protocollo d’intesa con FederlegnoArredo, federazione italiana del settore legno-arredo e con Marevivo, associazione ambientalista nazionale.

L’accordo prevede che vengano utilizzati materiali sostenibili per la realizzazione di cassette impiegate per il contenimento e il trasporto di prodotti ittici.

Per limitare la presenza di plastica nelle acque del mare, infatti, si rendono necessarie materie prime rinnovabili e a basso impatto ambientale, una fra tante, il legno.

Il protocollo firmato dal MiTe rientra nel piano d’azione stabilito dalla Commissione europea per il raggiungimento dell’economia circolare:

“Si tratta di una delle iniziative assunte dal MiTe in attuazione degli impegni della presidenza italiana del G20 sulla lotta al Plastic Marine Litter”, spiega Laura D’Aprile, alla direzione del dipartimento della Transazione Ecologica e Investimenti Verdi presso il Ministero della Transizione Ecologica.

Aggiunge che, per intraprendere modelli sostenibili di produzione e di consumo, è fondamentale che tutte le componenti del sistema produttivo lavorino in sinergia per sperimentare la realizzazione di nuovi imballaggi.

Concetto ribadito da Carlo Messina, vicepresidente del gruppo Assoimballaggi di FederlegnoArredo:

“Per la prima volta, associazioni di categoria legate alla produzione di imballaggi sostenibili, al settore della pesca e soggetti attivi nella salvaguardia del mare e delle sue risorse, in coordinamento con il MiTe, hanno fatto rete con lo scopo di promuovere un processo di sensibilizzazione capillare sul buon uso dell’imballaggio e la riduzione di plastica per quanto riguarda il mercato ittico”.

Il rispetto del protocollo, potrebbe portare a un duplice risvolto vantaggioso: la sensibilizzazione di cittadini e industrie sui benefici derivanti dall’utilizzo di materiali sostenibili, e i dati ricavati dalle ricerche e sfruttabili per far progredire le nuove filiere circolari.

 

Il legno: un’alternativa sostenibile

Secondo Messina, il legno sarebbe l’alternativa ideale per le cassette contenenti prodotti ittici, perché sostenibile e in grado di mantenere inalterata la qualità e l’integrità del cibo “grazie alla naturale azione regolatrice del legno stesso, che fa trasparire il prodotto senza l’uso di additivi o sostanze chimiche”.

Un green packaging, dunque, che già da luglio 2021 aveva conquistato un posto nel Made Green in Italy, lo schema nazionale stilato dal Ministero della Transazione Ecologica, riguardante l’impatto ambientale dei prodotti e volto a promuovere le aziende italiane che riservano un’attenzione particolare alla qualificazione ambientale.

(https://www.youtube.com/watch?v=3r-aCS4qarU)

Il legno potrebbe soppiantare del tutto il poliestere espanso, un materiale da imballaggio non solo difficilmente riciclabile, ma anche nocivo per l’ecosistema ittico, per la sua fragilità e la sua tendenza a sbriciolarsi, rilasciando particelle in acqua.

A completare la lista dei punti a favore della scelta del legno, la coltivazione di numerosi alberi necessaria per una produzione massiccia di cassette, che contribuirebbe alla riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera.

Infine, il costo della produzione di semilavorati in legno, nettamente inferiore a quello di altri materiali meno sostenibili, sarebbe un ulteriore bonus per spingere le filiere produttive ad adottare questa soluzione ambientalista.

Ci troviamo, infatti, in un momento storico in cui aumenta sempre di più la domanda, sia a livello nazionale che internazionale, di prodotti “a elevato valore ambientale”, come dichiarato dallo stesso Messina.

 

Il recente protocollo mira allo sviluppo della filiera ittica e contemporaneamente alla tutela dei mari che bagnano le coste italiane, nei quali la quantità di rifiuti e di plastica continua a crescere,  provocando conseguenze disastrose su flora e fauna acquatiche.

Gli imballaggi non sostenibili o parti di essi che finiscono in acqua, non solo costituiscono un concreto pericolo di morte per le creature marine che incappano in queste trappole, ma in aggiunta alterano la catena alimentare per mezzo delle microplastiche che i pesci ingeriscono.

In dati numerici, come riportato sul sito ufficiale di WWF Italia, ogni anno vengono prodotte ben 450 milioni di tonnellate di plastica, 8 milioni delle quali finiscono in mare sottoforma di rifiuti, compromettendo le condizioni di 700 specie animali.

Dati che inducono a riflettere e ad accettare di buon grado il nuovo protocollo d’intesa.

 

 

FONTI:
https://www.mite.gov.it/comunicati/economia-circolare-mite-sigla-protocollo-imballaggi-sostenibili-dei-prodotti-ittici-e
https://www.italpress.com/siglata-intesa-per-gli-imballaggi-sostenibili-dei-prodotti-ittici/
https://www.wwf.it/cosa-facciamo/mari-e-oceani/plastica/
https://www.today.it/partner/adnkronos/economia/lavoro/sostenibilita-assoimballaggi-bene-protocollo-uso-cassette-legno-mercato-ittic.html
https://biopianeta.it/2022/01/inquinamento-plastica-in-mare-protocollo-mite-imballaggi-sostenibili/
https://www.adnkronos.com/sostenibilita-assoimballaggi-bene-protocollo-uso-cassette-legno-mercato-ittic_4umgS2pqMyFu83fZaUJzyo?refresh_ce
https://www.adnkronos.com/sostenibilita-assoimballaggi-bene-ok-cassette-legno-in-schema-mite_54q2f0RtPb8yEpDuf1dgzZ?refresh_ce
https://www.youtube.com/watch?v=3r-aCS4qarU

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