
Extinction Rebellion: una lettera scarlatta per una nuova politica energetica

“Una lettera scarlatta, come il sangue degli innocenti che l’inazione dei governi sta condannando a morte in tutto il mondo.”
Mercoledì 25 maggio alle 10:30 presso il MiTE in Via Colombo 44, Roma, Extinction Rebellion consegnerà nuovamente la richiesta di dialogo al Ministero della Transizione Ecologica per istituire delle Assemblee Cittadine deliberative in grado di affrontare la crisi climatica ed ecologica.
Dopo le proteste dello scorso febbraio, questa volta a presentarsi alle porte del Ministero saranno le Ribelli Rosse (o Red Rebel Brigade), figure con i volti pitturati di bianchi e con le vesti rosse che richiamano la passione per la vita, ma anche il sangue che accomuna tutti gli umani e tutti i viventi.
Già apparse in altre manifestazioni di Extinction Rebellion, le Ribelli sono un gruppo di attiviste ed artiste che, attraverso le loro performance, promuovono messaggi di sensibilizzazione riguardo alla crisi climatica.
Le attiviste consegneranno al ministro Cingolani una lettera contenente il progetto, con un’ipotesi di budget, per la realizzazione di un’Assemblea di Cittadini sul tema dell’abbandono dell’energia da fonti fossili ed il passaggio alle rinnovabili.
Il progetto prevede un’assemblea con 100 partecipanti (comuni cittadini estratti a sorte) che si svolgerebbe in 4 giornate in presenza e 2 online.
Per creare la Red Rebel Brigade, icona assieme alla clessidra di Extinction Rebellion, Doug Francisco si è ispirato alla “Bhutto Dance” giapponese, o “danza della morte”, concepita dopo i bombardamenti di Nagasaki e Hiroshima.
Le Red Rebels, infatti, con i loro costumi “rendono visibili i sentimenti che abitano dentro di noi come la disperazione, la tristezza e l’empatia per il mondo che sta morendo”, spiegano gli attivisti di Extinction Rebellion.
La soluzione proposta dal movimento per rispondere alla crisi climatica, basata sull’istituzione di un’Assemblea di Cittadini e Cittadine che incida sull’agenda politica e guidi il governo sulle misure urgenti da attuare, è un modello di partecipazione diretta già in uso in altri paesi.
“Solo con una profonda e chiara partecipazione dei cittadini comuni alle decisioni politiche si prenderanno quelle misure coraggiose e tempestive dove i governi non sono riusciti. Un campione demograficamente rappresentativo di cittadini comuni verrà formato sull’argomento da esperti e soggetti direttamente coinvolti per poter infine proporre delle strategie condivise per affrontare il problema.”
Anche ISDE Italia e Politici per Caso si sono uniti alla richiesta di Extinction Rebellion di avere un’incontro con il Ministero per discutere della proposta tecnica inviata e sulla costituzione di un segretariato per la gestione dell’Assemblea.
“Chiediamo che il Governo e le regioni si esprimano entro tre mesi sulle proposte dell’assemblea. Chiediamo inoltre che si motivi il rifiuto delle proposte o diversamente che le si trasformi in leggi dello Stato, chiediamo che l’assemblea sia finanziata dal ministero della Transizione Ecologica e che tratti il tema del passaggio dall’energia fossile a quella pulita“.
Il 3 marzo, durante il dibattito di cui vi avevamo dato notizia, il Ministro per la Transizione Ecologica si è dichiarato pronto a portare avanti un dialogo costruttivo con gli attivisti di Extinction Rebellion.
Proposta alla quale gli attivisti riferiscono di non aver ancora ricevuto risposta.