
“Buon fine”: recuperate 5400 tonnellate di cibo con l’iniziativa Coop

di Tommaso Ponzi
Un famoso slogan pubblicitario afferma: «può una spesa cambiare il mondo?». Coop ci sta provando con l’iniziativa “Buon Fine”, che dal 2003 permette un secondo utilizzo al cibo che altrimenti rimarrebbe invenduto e buttato. Questa è una delle molte iniziative messe in campo dalla Grande Distribuzione in occasione della Giornata Nazionale di prevenzione contro lo spreco alimentare e coinvolge 653 punti vendita.
Come funziona l’iniziativa “Buon Fine”?
Prodotti vicini alla scadenza oppure con una imperfezione nella confezione: basta poco perché rimangano invenduti e finiscano per accrescere lo spreco alimentare che si verifica quotidianamente nei supermercati delle nostre città. Con “Buon Fine”, Coop prova a dare due possibilità a questi cibi: Coop li posiziona in particolari zone del negozio dedicate a prodotti in sconto dal 30 al 50%, e, se restano invenduti, il cibo viene allora regalato a una delle associazioni che si occupano di persone che hanno un reddito insufficiente per potersi garantire il cibo e i beni di prima necessità e di animali bisognosi.
Così Coop nel 2022 ha recuperato oltre 5400 tonnellate di cibo redistribuite tra 842 associazioni no profit. “Sono state, così, risparmiate oltre 11mila tonnellate di CO2, pari alle emissioni di 1250 auto che percorrono 30mila kilometri in un anno”, recita il comunicato stampa Coop citando come fonte Legambiente.
Un pasto fresco che raggiunge subito il destinatario
La maggior parte dei prodotti interessati dal problema della scadenza breve sono quelli freschi, e sono quindi quelli maggiormente coinvolti nella campagna “Buon Fine”: il 44% viene dal reparto fresco/banchi serviti e il 20% dal reparto ortofrutta. Il fattore tempo in questo caso è quindi fondamentale per la riuscita della campagna: dalla donazione alla preparazione del pasto il tempo dev’essere brevissimo e la catena del freddo dev’essere rispettata. Per questo nei negozi aderenti i prodotti freschi con breve scadenza vengono raccolti dal personale del negozio nel giorno stesso e nel primo pomeriggio preparati per le associazioni che li ritireranno in poco tempo.
Un’iniziativa che coinvolge i cittadini
Perché queste iniziative funzionino è necessario l’aiuto di tante persone, non soltanto gli addetti dei negozi Coop. Il successo di campagne come “Buon Fine” è legato all’acquisto di cibo prossimo alla scadenza da parte dei cittadini e alle associazioni e ai volontari che mettono in contatto domanda (di cibo) con offerta (di cibo) con il loro impegno quotidiano .
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.