
Cascina Gina. I tulipani del piacentino

di Serena Caminati
Foto di coloratissimi tulipani, sono in questo periodo onnipresenti sui social, d’altronde sono considerati i fiori primaverili d’eccellenza.
Cascina Gina (Caorso Piacentino)
La moda olandese, è arrivata sul nostro territorio e sono sempre di più le aziende che si dedicano alla vendita e raccolta dei tulipani. Aziende di questa tipologia vengono chiamate “attività agricole connesse”. L’imprenditore in questo caso manipola, conserva, trasforma e commercializza il suo prodotto, nonostante non sia commestibile, ma indicato per la decorazione. Questa moda, risulta essere una buona alternativa sopratutto da quando le attività agricole sono in forte crisi. Nell’ultimo tempo è sempre più frequente la chiusura delle piccole attività famigliari a causa del fortissima concorrenza di grandi colossi agricoli, secondo i dati ISTAT rispetto agli anni 2000 le aziende agricole sono più che dimezzate. Da un anno a questa parte inoltre, a causa della guerra in Ucraina un giovane agricoltore su quattro, quindi il 25% ha ridotto la produzione a causa dei rincari energetici che hanno provocato un aumento davvero record dei costi di gasolio, concime, mangime e materiali di imballaggio, questo è quanto emerge dall’analisi della Coldiretti.
Cascina Gina e i suoi tulipani
@CascinaGina, (https://www.instagram.com/cascinagina/ ) fa parte di una delle nuove realtà agricole, nata a Caorso nel piacentino, l’azienda appartenente alla Famiglia Merli da sempre dedicata ai cereali e alle orticole è stata prelevata dai figli Elisabetta e Giuseppe che l’hanno trasformata in “Cascina Gina” dal nome dello storico podere. L’azienda è stata dedicata con i suoi 5000 metri quadrati di terreno alla coltivazione di bulbi di tulipani, appartenenti a 30 tipologie diverse. La vecchia cascina si è trasformata in un’azienda didattica e colorata dove il personale accoglie gli utenti spiegando cordialmente come ci si deve comportare al suo interno. Dopo alcune semplici regole si può accedere al campo, dove si verrà muniti di paletta e secchiello e si potrà procedere alla raccolta, seguendo il percorso indicato dalle frecce presenti sul terreno, creato appositamente per evitare di calpestare le aiuole. I tulipani possono essere raccolti in due differenti modi, procedendo con la rottura del gambo oppure attraverso la paletta sarà possibile prelevarli compresi di bulbi.
Una volta acquistato il nostro mazzo, verra incartato dal personale che spiegherà il modo più coretto per conservarli. Il tulipano reciso dovrà essere immerso in acqua stabilizzata a temperatura ambiente, mentre per il tulipano con il bulbo, dopo essere messo in acqua con metà pastiglia di aspirina per un giorno, dovrà essere cambiato con acqua a temperatura ambiente, quando tutti i nostri petali saranno caduti, il nostro bulbo dovrà essere messo al sole e dopo dovremmo avvolgerlo nella carta per poi chiuderlo in una scatola, dove il sole non dovrà entrare. Ad ottobre, potremmo finalmente aprire la nostra scatola e piantare il bulbo all’interno del nostro giardino. In questo caso si sarà portato a casa una piccola parte di Cascina Gina.
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