
Concorso “I giovani e le scienze”: ambiente, energia, salute
Concorso europeo “I giovani e le scienze“: nuove soluzioni per ambiente, energia, salute
Giovani inventori (14-20 anni) premiati il 20 marzo a Milano alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara
Oltre duecento studenti provenienti da diverse regioni italiane hanno partecipato alla 34° edizione della selezione italiana del concorso europeo “I giovani e le scienze 2023” della Direzione generale Ricerca della Commissione europea. “Quest’anno abbiamo invitato 33 progetti alla mostra aperta al pubblico. Gli stand sono stati realizzati da studenti (14-20 anni) sia italiani che esteri per presentare le loro invenzioni, progetti, studi e ricerche. La presenza femminile è aumentata negli anni, quest’anno ci sono tra i genietti ben 33 studentesse presenti”, spiega il dott. Alberto Pieri, segretario generale della FAST – Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche che organizza ininterrottamente dal 1989 la selezione nazionale italiana per il concorso europeo “EUCYS-European Union Contest for Young Scientists”.
Il prestigio del concorso per le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori dipende anche dal fondamento giuridico: è voluto dalle istituzioni europee (Commissione, Parlamento e Consiglio) e condiviso dai Governi degli stati membri; in Italia il Ministero dell’Istruzione e del merito considera “I giovani e le scienze” come parte del Programma per la valorizzazione delle eccellenze ‘Io merito’.
“La giuria di esperti ha fatto fatica a scegliere i progetti da premiare vista la qualità dei lavori presentati”, dice il dott. Rinaldo Psaro, Presidente della FAST, ”La maggior parte dei progetti di ricerca, studi, prototipi, invenzioni realizzati dagli studenti meritevoli sono perlopiù inerenti il settore ambientale, dell’energia e della chimica. I giovani dimostrano che cercano di trovare soluzioni innovative per l’economia circolare, per il riuso e per l’ecosostenibilità”. I vincitori rappresenteranno l’Italia alla finale europea che quest’anno si tiene a Bruxelles dal 12 al 17 settembre e sono tre progetti molto innovativi : il progetto “NutriBeanPlus+” degli studenti Pietro Ciceri (2006) e Noemi Marianna Pia (2005), dell’Istituto Superiore Ascanio Sobrero, Casale Monferrato (AL) in collaborazione con lo studente Davide Lolla (2005) dell’Istituto Marconi, Tortona (AL) che ha sviluppato un uso nutraceutico di ceci e soia come nuova fonte per farine vegetali dal potere antiossidante; il progetto intitolato “Parkinson Detector: Intelligenza Artificiale al servizio della diagnosi medica” dello studente Tommaso Caligari (2006), dell’ITI Omar, Novara, che ha ideato un sistema non invasivo, senza rischi clinici per ridurre i tempi diagnostici della patologia; e il progetto “Sistemi operativi: fondamenta per un mondo nuovo” dello studente Filippo Mutta (2006),dell’ IIS Tron Zanella, Schio (VI) che ha creato un sistema operativo efficace per telefoni, pc, Internet contro i rischi del “dietro le quinte”.
Tra i progetti che hanno riscontrato maggiore interesse anche nel pubblico che è venuto a visitare la mostra c’erano progetti per la riduzione dell’inquinamento, progetti nel settore alimentare e dello sviluppo di bioprodotti da materiale di scarto, un sistema innovativo per le persone ipovedenti, un innovativo metodo per recuperare l’oro dai circuiti inutilizzabili, una pellicola sperimentale biodegradabile per gli alimenti realizzata a scarti degli agrumi; un progetto che da iris e zafferano effettua l’estrazione di polifenoli utili per il settore della cosmesi e della salute; l’invenzione di un particolare filtro tecnologico da applicare allo scarico delle lavatrici per salvare le acque dalle microplastiche; la produzione di biogas da scarti agrumicoli; un nuovo green gel che cattura l’acqua dall’aria; una app per aiutare a ritrovare gli animali domestici abbandonati o persi; la creazione di un innovativo terreno di coltura più economico di quelli in commercio.
“Partecipare a questo concorso è una grande opportunità per i finalisti, che competono per importanti premi e accreditamenti, tra cui viaggi studio, possibilità di partecipare ad altre gare internazionali, attestati di merito. Alla finale di Bruxelles i premi sono in denaro (Euro 7 mila, 5 mila, 3.500 euro) e di merito, come l’invito alla consegna dei premi Nobel a Stoccolma, le visite ai centri di ricerca dell’Unione europea” spiega il dott. Alberto Pieri.
Tutti gli anni alcuni progetti poi danno lo spunto per la creazione di start up. Quest’anno ad esempio c’è un progetto per la creazione di bioprodotti dagli scarti del fico d’India; un sistema nuovo per la sostituzione di un elemento molto tossico e pericoloso come il litio nelle batterie con metalli riciclabili e non dannosi all’ambiente. Anche il settore dell’alimentazione attira i giovani inventori e ad esempio sull’alimentazione quest’anno ci sono studi interessanti su olio di oliva ed altri alimenti. Di sicuro interesse per le aziende può essere un progetto per un processo virtuoso per la produzione di biogas, ad uso domestico, ottenuto dal “Pastazzo”, sottoprodotto della trasformazione dell’industria agrumaria molto diffusa in Sicilia; un innovativo metodo di analisi delle nocciole. Diversi i progetti di informatica, astronomia, salute (radicali liberi, mitocondria, soluzioni innovative per disabili, etc.). Alla mostra erano presenti anche 10 progetti portati da 18 studenti di altri Stati (Messico, Taiwan, Belgio, Brasile, Spagna, Portogallo, Turchia) invitati per il carattere internazionale della manifestazione.